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La rivalsa urbana del 'grime fashion'

L'ultima rivoluzione londinese

La rivalsa urbana del 'grime fashion' L'ultima rivoluzione londinese

È l’inizio del secolo quando nelle strade dei sobborghi di Londra e dell’intera Inghilterra la scena musicale garage inizia a indebolirsi, perdere linfa e accasciarsi stanca negli angoli delle strade. Sembra l’inizio di una moderna storia alla Mark Twain invece, da ogni fine c’è un nuovo inizio e da quello stesso filone prende vita qualcosa che più di una semplice nuova corrente musicale è una vera e propria rivoluzione culturale che avverrà nel corso dell’intero il decennio: è la nascita del grime.

Il grime è una rivoluzione che affonda le sue radici nella forte multiculturalità urbana londinese e racconta con ritmiche sincopate e rime al vetriolo la frustrazione della nuova gioventù britannica delle periferie, di quella fascia della popolazione esclusa dai sondaggi elettorali e dimenticata a sé stessa che si riunisce per affrontare l’ondata di rap e hip/hop mainstream d’oltreoceano, i cui leitmotif ormai decadenti non sono che araldi dell’opulenza e dalla fama che il grande pubblico ha portato loro.
La scena grime è ciò di cui Londra ha bisogno nel 2000: la scena grime è il punk 2.0 - rigorosamente targato UK .

Distaccandosi dagli MC americani, la scena grime richiama le sue origini urbane sia nell’abbigliamento sia tramite la sua iniziale diffusione, basata sull'uso delle pirate radio come Rinse FM, per sollevare polemiche e raccontare di teenage wasteland e scontento politico. That’s Not Me, brano di Skepta dell’MC Boy Better Know, si presente come un vero e proprio manifesto della cultura grime testimoniando quanto dietro questo genre, oltre alla musica, ci sia molto di più: una forma di attivismo volta alla riconquista dell’autenticità della strada e alla rappresentazione dell'esperienza quotidiana della vita inglese, della sua musica e della sua cultura - anche attraverso una nuova uniforme.

 

#1 THE TRACKSUITMAFIA

La tracksuit è l'uniforme di ogni artista grime che porti questo nome, un capo che trascende la sua natura di sportswear. Il grime fashion è ciò che vivi per strada, una repulsione dell'estetica che l'ha preceduto: dallo sfarzo al minimalismo urbano.

"(... ) went to the show sitting in the front row,
in the black tracksuit and it’s shutdown"

 

#2 THE AIR MAX ARMY

Nike è il brand per eccellenza cui si fa riferimento parlando della scena grime inglese. Se la tracksuit può spaziare da giganti a brand più emergenti come Nasir Mazhar, la scarpa è una sola ed una sola: la Nike Air Max. Un elemento talmente radicato nell'immaginario grime che la Nike Air Max 95, uno dei modelli Air Max considerabile come fondamentale nella chiave di lettura dell'estetica grime, viene semplicemente chiamata "la 110" a causa del suo prezzo quasi irraggiungibile per un esponente della working class. 

 

#3 THE SIX PANELS

I cappelli della New Era sono stati tra i primi elementi che hanno distinto il grime fashion sin dai suoi albori e proprio al grime devono il loro successivo ruolo all'interno della scena indie, new rave e club house.  

 

#4 THE JACKET GAME

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All'inizio del secolo, la giacca Avirex viene indossata come elemento distintivo della scena garage diventando un simbolo di eccesso e sfarzo. Nell'era del grime, la stessa giacca viene ripresa come elemento di controcultura fino a staccarsi completamente dal brand originario per diventare elemento caratteristico dello stile grime, declinandosi nella sua versione più sportswear.

 

#5 THE REALNESS

In contrapposizione allo stile di vita donne-macchine-pimp cups degli MC americani, il grime resta fedele alle sue origini. Il grime è il suono che sale dai sobborghi londinesi, dello scricchiolio delle lampade al neon, del panorama urbano solcato dalle parabole appese ai balconi, dei pomeriggi passati nelle case industriali riqualificate, seduti su uno scooter a pensare a come cambiare il mondo. 

 

" (..) I wanted to get back to wearing clothes that are for us. The marketing teams at Nike and JD Sports, they came for us. The people modeling in the windows are people like Jamal from SBTV.
I want the kids to see that maybe they should be aligning themselves not just with a price range, but the people who are designing for you"*

 

Ciò che è certo è che nel giro di una decade, la scena grime si è prepotentemente posizionata nella realtà inglese come un baluardo della cultura street attirando intorno a se l'attenzione non solo di un nuovo più vasto pubblico fuori dall'East London ma di brand istituzionali e giovani talenti che voglio prendere parte alla creazione di una delle estetiche che sicuramente definiranno gli anni a venire.
Cosa ci aspetta il futuro, nessuno lo sa per certo, ma non dubitiamo che nuove, gloriose collaborazioni stiano aspettando dietro l'angolo, in attesa di essere rivelate.

 

*excerpt from i-D interview to Skepta, one of the major exponents of London's grime scene to i-D