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Fashion exhibitions not to miss this summer

Se la spiaggia non fa per voi, ecco una valida alternativa in Europa

Fashion exhibitions not to miss this summer Se la spiaggia non fa per voi, ecco una valida alternativa in Europa

Le vacanze spiaccicati in spiaggia sotto il sole non fanno per voi?

Siete il tipo di persona che vuole sempre andare in giro e visitare musei? Ecco le mostre sul mondo della moda più interessanti da vedere in Europa durante questa estate.

 

Rei Kawakubo/COMME des GARÇONS: Art of the In-Between

Where: Metropolitan Museum of Art, New York

When: Until September 4, 2017

What: Avete presente il Met Gala 2017 aka l’appuntamento più mondano del panorama internazionale? Bene, anche se la maggior parte delle persone ricorda solo gli abiti meravigliosi di Katy Perry, Rihanna e co., quella serata ricca di star era l’inaugurazione di una mostra dedicata alla rivoluzionaria stilista giapponese Rei Kawakubo. Rei Kawakubo / COMME des GARÇONS: Art of the In-Between è l’occasione per scoprire il lavoro di questa iconica artista della moda, sbirciando tra circa 150 outfit realizzati da lei per Comme des Garçons, dai primi anni Ottanta a oggi.

Abiti asimmerici, scultorei, radicali, che abbracciano l’imperfezione, l’irregolarità e hanno fatto di Kawakubo una figura chiave del fashion system degli ultimi 40 anni.

Il percorso espositivo non si sviluppa in modo cronologico, ma suddivide il lavoro della donna in otto stanze, otto temi ricorrenti nel suo codice stilistico: Fashion/Anti-Fashion, Design/Not Design, Model/Multiple, Then/Now, High/Low, Self/Other, Object/Subject e Clothes/Not Clothes. Attraverso questa tecnica la mostra indaga sulla pluralità del linguaggio estetico di Rei e, soprattutto, sul concetto di “In-Between” inteso come spazio tra i confini di quello che può e quello che non può essere definito.

Una curiosità: la designer di COMME des GARÇONS è la seconda creativa vivente alla quale il Metropolitan Museum of Art dedica una mostra monografica, prima, nel 1983, l’onore era stato riservato solo a Yves Saint Laurent.

 

Balenciaga: Shaping Fashion

Where: Victoria & Albert Museum, London

When: Until February 18, 2018

What: “Solo Balenciaga è un vero couturier”. Parola di Coco Chanel. E, se lo dice lei, c’è da crederci. 

Riservatissimo e perfezionista, il couturier nato a Getaria, nei Paesi Baschi, è diventato leggendario per i suoi capi dalle forme rivoluzionarie come the envelope dress, un tubino con i quattro angoli fermati sullo scollo; l’abito a sacco, una semplice tunica in crêpe nero senza vita con otto bottoni; le Chou Noir, cappe in gazar di seta con un enorme rouche sul volto; le gonne a palloncino; i cappotti a kimono; lo studio sulle maniche da lui declinate in ogni forma possibile: a sbuffo, a pipistrello, raglan, a palloncino…

Il suo stile sofisticato e senza tempo, ma anche la sua eredità estetica, sono ora celebrati al Victoria and Albert Museum di Londra in una mostra intitolata Balenciaga: Shaping Fashion.

Qui, divisi in tre i settori (Front of House, Workrooms e Balenciaga’s Legacy) si potranno vedere oltre 100 pezzi realizzati dal couturier, insieme a diversi sketches, fotografie, filmati di sfilate e campioni di tessuto. Tra gli oggetti più interessanti ci sono capi unici realizzati da Balenciaga per l’attrice Ava Gardner, abiti e cappelli dell’icona della moda degli anni Sessanta Gloria Guinness e un intero guardaroba realizzato per Mona von Bismarck, una delle donne più ricche del mondo.

Nell’ultimo settore, Balenciaga’s Legacy, il focus è sui designer contemporanei che rielaborano la visione di Monsieur Cristóbal, da Azzedine Alaïa fino a Demna Gvasalia.

 

Christian Dior, Designer of Dreams 

Where: Musée des Arts Décoratifs, Paris

When: until January 7, 2018

What: 3mila metri quadri, oltre 300 capolavori d’alta moda per celebrare 70 anni.

Questi sono solo alcuni dei numeri di Christian Dior, Designer of Dreams, omaggio di Parigi alla storica maison francese e una delle più grandi retrospettive mai dedicate ad una griffe di moda.

Curata da Nathalie Crinière, Florence Müller e Olivier Gabet, la mostra mette insieme una selezione di centinaia di look disegnati dal 1947 ad oggi, cappelli, gioielli, borse, scarpe, bozzetti, tessuti, profumi, fotografie, lettere, pubblicità, illustrazioni e oggetti d’arte appartenuti a Dior che ne hanno influenzato il lavoro come opere di Claude Monet e Man Ray.

I saloni del Musée Les Arts Décoratifs tracciano il percorso della storia di Dior da Monsieur Christian a un giovane ed introverso stagiaire chiamato Yves Saint Laurent, dal ventennio sotto il regno di Marc Bohan alla moda barocca di Ferrè, dall’attitudine punk di John Galliano al minimalismo estremo di Raf Simons, fino a Maria Grazia Chiuri, prima direttore creativo donna della Maison.

 

Margiela – The Hermes Years 

Where: Modemuseum “MoMu” Antwerp 

When: Until August 27, 2017

What: Dal 1997 al 2003 Martin Margiela è stato lo stilista responsabile per 12 collezioni femminili ready-to-wear di Hermès. 

È il consolidamento di una rivoluzione iniziata con MMM, basata su decostruzione, riciclo, trasformazione e reinterpretazione; fatta di capi scomposti e riassemblati in modo anticonvenzionale, packaging e etichette logo free, modelle coi visi coperti, forme no-gender e uso ostentato del bianco. Tutti i designer contemporanei da Jacquemus a J.W. Anderson o Demna Gvasalia devono molto all’estetica di questo artista leggendario.

Ora, a otto anni dal ritiro del designer dal fashion business il MoMu di Anversa analizza il suo estro creativo attraverso il confronto tra il lavoro svolto per il suo brand e quello realizzato per la celebre maison francese. 

Una curiosità: sapete come Margiela è finito a lavorare per Hermès? È stata Sandrine Dumas, figlia di Jean-Louis Dumas della famiglia Hermès, che aveva sfilato per lo stilista a consigliare l’uomo come direttore creativo delle collezioni femminili Hermès al posto di Claude Brouet che stava per lasciare quel posto.

 

Is Fashion Modern?

Where: MoMA, New York

When: Until January 28, 2018

What: Nel 1944 il MoMA ospitò Are Clothes Modern?, una mostra che si interrogava sulla direzione che la moda avrebbe preso nel futuro. 73 anni dopo il museo newyorkese torna a riproporre gli stessi interrogativi con Items: Is Fashion Modern?.

Come trovare una risposta? Unendo sociologia, antropologia e comunicazione per cercare di capire esattamente quanto un capo o un accessorio sia in grado di plasmare non solo un’epoca, ma ciò che siamo, il modo in cui vestiamo e pensiamo.

Dai Levi’s 501 a la petite robe noire, dall’orologio Casio alla T-shirt bianca il MoMA raccoglie 99 pezzi che “hanno avuto un impatto significativo sulla storia e sulla società del 20esimo e del 21esimo secolo, e che continuano ad essere attuali anche oggi”.

Probabilmente una delle mostre più interessanti di questo 2017.

 

The World of Anna Sui

Where: Fashion & Textile Museum, London

When: Until October 1st

What: Anna Sui con il suo irriverente stile che mescola pop, rock, romanticismo, surfer e hippie, amato da star come Courtney Love, Cher, Naomi Campbell o Sofia Coppola è il soggetto di una delle mostre visitabili a Londra durante questa estate. 

Con più di 100 look e altro materiale la retrospettiva, la prima dedicata a una designer americana mai organizzata nel Regno Unito, ripercorre la parabola di Anna, da quando giocava alla moda nella sua camera d’infanzia tra pezzi di tessuti, ritagli di giornali e bambole agli studi presso la Parsons School; dall’apertura della prima boutique nel 1992, fino al successo di oggi. 

 

Musées Yves Saint Laurent

Where: Paris & Marrakech

When: coming Autumn 2017

What: Non una semplice mostra, ma ben due nuovi musei dedicati al couturier francese. La Fondazione Pierre Bergé - Yves Saint Laurent ha trovato il luogo perfetto dove custodire 40 anni di creazioni del couturier, oltre 5.000 abiti di alta moda, 15.000 accessori e decine di migliaia di schizzi, tavole da collezione, fotografie, ecc.

Entrambe le strutture apriranno nell’autunno del 2017, uno a Parigi all’indirizzo storico della maison, il civico 5 di avenue Marceau (16° arrondissement), l’altro a Marrakech vicino al giardino Majorelle, anch’esso di proprietà di Saint Laurent e Pierre Bergé.