Vedi tutti

Balenciaga licenzia i direttori del casting per abusi ai danni delle modelle

Dello scandalo avvenuto alla Paris Fashion Week ne abbiamo parlato con due booker di Milano

Balenciaga licenzia i direttori del casting per abusi ai danni delle modelle Dello scandalo avvenuto alla Paris Fashion Week ne abbiamo parlato con due booker di Milano

Una figura che ha fatto della campagna per una maggiore diversità e migliore di modelli una vocazione, James Scully è uno dei più conosciuti Catwalk Casting Agent del panorama attuale e, come preannunciato a Business Of Fashion, ha deciso di mettere la parole fine a questa situazione. Affrontando pubblicamente il presunto incidente avvenuto a Parigi durante il casting delle modelle per Balenciaga - curato dai Casting Agents Maida Gregori Boina e Rami Fernandes -, Scully ha pubblicato su Instagram un lungo e dettagliato su quanto accaduto e su quanto questi incidenti siano, troppo spesso, alle regole del giorno.

So true to my promise at #bofvoices that I would be a voice for any models, agents or all who see things wrong with this business I'm disappointed to come to Paris and hear that the usual suspects are up to the same tricks. I was very disturbed to hear from a number of girls this morning that yesterday at the Balenciaga casting Madia & Ramy (serial abusers) held a casting in which they made over 150 girls wait in a stairwell told them they would have to stay over 3 hours to be seen and not to leave. In their usual fashion they shut the door went to lunch and turned off the lights, to the stairs leaving every girl with only the lights of their phones to see. Not only was this sadistic and cruel it was dangerous and left more than a few of the girls I spoke with traumatized. Most of the girls have asked to have their options for Balenciaga cancelled as well as Hermes and Ellie Saab who they also cast for because they refuse to be treated like animals. Balenciaga part of Kering it is a public company and these houses need to know what the people they hire are doing on their behalf before a well deserved law suit comes their way. On top of that I have heard from several agents, some of whom are black that they have received mandate from Lanvin that they do not want to be presented with women of color. And another big house is trying to sneak 15 year olds into paris! It's inconceivable to me that people have no regard for human decency or the lives and feelings of these girls, especially when too too many of these models are under the age of 18 and clearly not equipped to be here but god forbid well sacrifice anything or anyone for an exclusive right? If this behavior continues it's gonna be a long cold week in paris. Please keep sharing your stories with me and I will continue to to share them for you. It seems to be the only way we can force change and give the power back to you models and agents where it rightfully belongs. And I encourage any and all to share this post #watchthisspace

Un post condiviso da james scully (@jamespscully) in data:


Oltre centocinquanta giovani ragazze abbandonate al buio. Per tre ore. In una tromba delle scale. Mentre i Casting Agents erano a pranzo. Queste e molto altro è stato il soggetto del post di Scully che ha dato vita negli ultimi giorni a un vero e proprio dibattito globale sulla questione della tutela della sicurezza di questi giovani. In meno di mezza giornata dallo scandalo lanciato sul web, il direttivo di Balenciaga ha immediatamente provveduto al licenziamento di Maida e Rami, ma forse questo non è abbastanza.

Abbiamo contattato Ziga Trkulja di The Fashion Model Management e Marco Pinna di Crew Model Management per parlare di questa delicata questione e scoprire di più su uno dei grandi taboo del fashion system.

#1 In base a cosa scegliete i vostri modelli, oltre ovviamente secondo i parametri estetici? 
Marco Pinna: Come hai appena affermato di sicuro la prima caratteristica arriva dal parametro estetico, stiamo parlando della moda, tutto gira attorno all’immagine "al bello dell’occhio", alla richiesta del mercato e alle esigenze dei clienti che spesso variano da stagione a stagione. Possiamo anche considerare una parte astratta dietro la selezione di un modello/a, parlo dei rapporti che si vanno ad instaurare con i loro agenti, nella maggior parte dei casi sono loro ad essere ‘gli squali’ delle strade. Quello che noi booker andiamo a richiedere sono grande personalità e grinta interiore… come dico sempre modelli si nasce… raramente ci si diventa. Essere modelli è una caratteristica personale che va oltre all’oggettiva bellezza.  
Ziga Trkulja: È difficile da dire, direi che è un mix di bellezza e personalità che mi fa scegliere il modello. Non vi è nessuna scuola che insegna come essere un modello ma, essendo un ex modello, mi sento fortunato perchè posso spiegare ai nostri modelli l'industria e come funziona. È molto importante che loro la considerino come una carriera, lavorano sul diventare migliori, più professionali e crescono all'interno del settore.

Potrebbe anche interessarti

#2 In che modo riuscite a preparare ed istruire i vostri modelli a tutto quello che è il sistema moda con il quale devono confrontarsi? 
MP: Cerchiamo di essere il più chiari possibile, raramente si può piacere a tutti. Ci sono clienti che gli chiuderanno le porte in faccia, altri che invece si innamoreranno di loro e c’è anche la possibilità che per quella stagione quell’immagine (del modello/a) non funzioni. Il messaggio che trasmettiamo ai nostri ragazzi/ragazze è di essere sempre professionali, sorridenti e di prendere questo lavoro come un’esperienza di vita che, a prescindere da come andrà, si porteranno dietro come un bel ricordo.

#3 Parliamo del recente caso Balenciaga, inerente al trattamento delle modelle durante i casting. Al casting si sono presentate oltre 150 ragazze, e tutte si sono lamentate di essere state lasciate per ore a loro stesse con il divieto di andar via. Cosa ne pensi?
MP: Non è la prima volta che capita, diciamo che il "caso Balenciaga" ha portato alla luce delle lamentele che esistono da sempre. C’è anche da dire che ci sono comunque Casting Director che sanno organizzare molto bene il loro lavoro (organizzando casting chiusi solo su richiesta in modo da evitare lunghe attese) e altri che invece no.
ZT: Io capisco perfettamente che qualche volta si possano prendere pessime decisioni - e chiudere quelle ragazze, da quanto ho capito, al buio è stata decisamente una pessima idea. Dovremmo tutti essere più umani certe volte...

#4 Avete mai avuto problemi di questo tipo? 
MP: Sì, in passato ce ne sono stati. Sono situazioni che possono capitare..
ZT: Non penso. Non ricordo nemmeno qualcosa di vagamente simile. 

#5 Legato a questo caso, credi sia giusto parlarne come di un fenomeno da sempre presente nel mondo della moda? 
ZT: Quando si fanno i casting per le Fashion Week le code sono sempre molto lunghe, è normale. I Casting Director visionario centinaia di modelle in poche ore quindi non credo si tratti di un fenomeno ma semplicemente del modo in cui stanno le cose.



photo credit: Jonas Gustavsson/NMC photo for the Washington Post via Getty Images