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Riccardo Tisci ha segnato la storia della moda

L’impronta indelebile di un genio rivoluzionario

Riccardo Tisci ha segnato la storia della moda  L’impronta indelebile di un genio rivoluzionario

Riccardo Tisci lascia Givenchy dopo 12 anni. Nel periodo in cui ha ricoperto il ruolo di direttore creativo della maison francese è stato in grado cambiare per sempre il volto della moda dello streetwear. Ha stravolto il modo stesso in cui oggi concepiamo questi due fenomeni. Contemporaneamente è riuscito a riportare la fashion house, che al momento del suo ingresso viveva un periodo di forte instabilità creativa ed economica, fra i top player della moda internazionale. È stato anche l’unico dei suoi successori che monsieur Hubert de Givenchy ha voluto incontrare personalmente. Non c'è dubbio che se si dovesse stillare una lista dei designer più influenti degli ultimi vent'anni, nonostante il numero consistente di straordinari talenti in circolazione, Tisci risulterebbe senza dubbio al primo posto. Il designer è originario di Taranto, in Puglia.


È da sempre legatissimo alla sua terra e alla famiglia. Proprio il suo attaccamento famiglia nella figura della madre e delle sorelle è diventato un leit motiv del suo lavoro e si è fuso nella sua poetica al concetto underground di “crew” o “clique” che spesso è stato l’elemento caratterizzante delle advertising campaign di Givenchy. La forte volontà di creare un nucleo, una “family” attorno al suo lavoro emerge chiara anche dal rapporto che ha intessuto negli anni con le sue muse: da Lea T, a Mariacarla Boscono, fino ad arrivare a Marina Abramòvic e Donatella Versace tutte hanno intessuto con Riccardo Tisci un profondo rapporto di amicizia. Volendo dare una definizione del suo stile, si potrebbe tentare con Urban Gothic Baroque.

Nel suo fitto immaginario si avvicendano icone religiose, pin-up rilette in chiave fantasy, feroci e minacciosi animali, spesso dipinti in un cupo stile barocco contemporaneo e robot giapponesi anni ‘80. Nella sua moda il pizzo incontra il neoprene, il tulle è tempestato da frammenti di pellami esotici, la seta si colora di stampe iconiche che per gusto rimandano ad una rilettura dark della pop art. Difficilissimo compendiare una carriera così densa di successi e di collezioni memorabili in poche parole. Al dell’enorme talento e degli oggettivi meriti da designer, non si può ignorare il profondo cambiamento culturale che è stato in grado di veicolare. La sua moda ha saputo imporsi e cambiare i canoni della contemporaneità. Si potrebbe parlare di Tisci come del vero inventore del contemporaneo concetto contemporaneità. Colui che stabilisce un termine ante e post quam. Questo lo si deve anche all’incredibile potere magnetico che la sua moda ha saputo esercitare sulle più influenti star internazionali. Madonna, Jay-Z, Kanye West, Justin Bieber, Beyoncè e Rihanna sono solo alcuni dei nomi delle star che la scuderia Tisci può vantare. Detiene anche il primato per essere il primo direttore creativo di una grande fashion house a disegnare il tour merch per un artista.

Lo ha guadagnato nel 2011, quando ha disegnato l’intera linea di merch per il “Watch the Throne” tour di Kanye West e Jay-Z. Una così grande influenza sullo stile dello star-system gli ha permesso di mettere in atto la sua rivoluzione. A lui dobbiamo la nascita e dell'esplosione del fenomeno dell’high-end streetwear. La moda ha conosciuto la strada e la strada ha conosciuto la moda grazie a Tisci, dando così inizio a quel dialogo fra streetwear e lusso che ancora oggi vive la sua epoca d’oro. Come non menzionare poi le collaborazioni con Nike che hanno reso ancor più sottile la linea fra high-end e streetwear. Tutto questo perché da sempre Tisci ha voluto trasformare il suo vissuto in creatività, sublimando la sua realtà e dando vita così al suo disegno. Quell'underground che rappresenta il suo background culturale e che ha nutrito la sua immaginazione è diventato nel suo lavoro la materia da plasmare, insieme con modelli e tessuti. Il risultato è quel "signature look" che ha reso memorabile la sua cifra stilistica.

Le t-shirt stampate oversize, chiamate Cuban Fit per via della forma e con la cucitura a "T" sulla schiena sono ormai un classico. Le camicie tartan borchiate o all-over print, o ancora quelle dal taglio più classico con le stelle ricamate sul colletto. Le Tyson sneakers, high-top dalla costruzione importante, con le borchie a forma di stelle sullo stretch. I pantaloni palazzo con quel fit smaccatamente anni '90. E ancora gli shorts oversized stampati con i leggins stampati sotto. Capi iconici e dettagli di styling che hanno fatto epoca. Non esiste brand che non ne sia stato influenzato in qualche misura. Dai giovani designer che in questi anni hanno fatto dell'high-end streetwear un mercato florido ed in continua espansione, alle grandi case di moda.

Nel corso degli anni il look Givenchy by Riccardo Riccardo Tisci ha avuto un impatto considerevole sul look di molte celebrità, dando vita a scenari che difficilmente si sarebbero potuti immaginare. Abbiamo visto artisti come Kanye West indossare gonne in nappa. Sex Symbol del calibro di Jared Leto sfoggiare orgogliosamente un kilt in tartan. Abbiamo visto il mondo dell'hip hop, pesantemente influenzato da suggestioni e vibrazioni goth, vestirti di nero per intere stagioni. Tutto questo ed il cambiamento di mentalità e di approccio allo stile che ne è derivato su scala mondiale lo dobbiamo a lui, Riccardo Tisci. Un designer che è stato capace di riscrivere le regole dello stile contemporaneo e la cui influenza non sparirà mai del tutto. Quel che è certo è che saprà nuovamente stupirci.