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Milano avrà presto la sua High Line

Un parco sopraelevato che sorgerà nei prossimi anni nei pressi di Fondazione Prada

Milano avrà presto la sua High Line Un parco sopraelevato che sorgerà nei prossimi anni nei pressi di Fondazione Prada

Fin dall’Expo 2015, i piani di riqualificazione urbana di Milano non si sono fermati e, in vista delle prossime Olimpiadi, sono anzi aumentati. Fra questi c’era anche lo Scalo di Porta Romana, coi suoi venti ettari di spazio inutilizzato in zona Lodi che è stato venduto lo scorso autunno alla società urbanistica Coima S.G.R, costituito da varie aziende e investitori ma soprattutto da Prada Holding, il gruppo controllato da Patrizio Bertelli e Miuccia Prada. Ieri è stato finalmente presentato il progetto definitivo per la riqualificazione dell’area firmato da un team di studi d’architettura composto da Outcomist, Diller Scofidio + Renfro, PLP Architecture e Carlo Ratti Associati che ospiterà un enorme parco, inclusa una versione italiana dell’High Line Park di New York, uffici e un villaggio olimpico che, dopo Cortina 2026, sarà convertito in abitazioni e residenze studentesche.

Oltre a supervisionare i lavori di riqualificazione, Prada Holding costruirà laboratori e uffici nell’area estendendo dunque la propria influenza nell’area che, fino a sei anni fa, era soltanto una zona industriale. Carlo Mazzi, presidente del Gruppo Prada, ha spiegato:

«Le aspirazioni di Prada Holding per Scalo Porta Romana sono sempre state quelle di preservare i suoi valori. […] Abbiamo scelto questo progetto in quanto è in grado di valorizzare gli spazi verdi, abbattendo le barriere tra la parte settentrionale e meridionale della città preservando la memoria dell'impianto ferroviario, integrarlo con i nuovi edifici che lo affiancheranno, dando il senso di uno spazio libero».

La strategia di sviluppo sarà anche realizzato nel rispetto degli Accordi di Parigi, del Green Deal Europeo e del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza redatto dal governo italiano secondo gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. I lavori di costruzione saranno insomma del tutto sostenibili, e le strutture del parco avranno l'obiettivo di sostenere la decarbonizzazione, valorizzare il benessere dei cittadini e valorizzare la biodiversità.