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L'inaspettato successo delle aste di fotografia nei giorni della quarantena

Più di 400.000€ d'incasso per l'asta online organizzata dal Dipartimento di Fotografia di Finarte di Milano

L'inaspettato successo delle aste di fotografia nei giorni della quarantena Più di 400.000€ d'incasso per l'asta online organizzata dal Dipartimento di Fotografia di Finarte di Milano
CINDY SHERMAN, Untitled n. 74, 1980
Thomas Ruff, Substrat, 2001/2003
SHIRIN NESHAT, Unitled, Women of Allah, 1995
VIK MUNIZ, Pictures of pigment: The Eruption of Mount Vesuvius, after Sebastian Pether, 2007
LUIGI GHIRRI, Genova, Costa Classica, 1990
FRANCO FONTANA, Zurigo, 1981
PETER BEARD, Spitting Cobra, Tsavo, 1960

Non è un mistero che il Coronavirus abbia bloccato il mondo intero. Ma in una Milano surreale, blindata e piegata dalla quarantena, c’è un settore che registra dei risultati inaspettati: il mercato delle aste. Costretta a rilanciarsi sul web, Finarte – forse la più nota casa d’aste milanese – in questi giorni ha registrato un record di vendite con la sessione di martedì 17 marzo, organizzata dal Dipartimento di Fotografia. Il risultato è stato sorprendente: l’incasso complessivo è stimato intorno ai 400.000€ (40% in più rispetto all’asta di ottobre), mentre la fotografia più pagata è stata uno scatto della fotografa americana Cindy Sherman (quasi 40.000€).

PETER BEARD, Spitting Cobra, Tsavo, 1960
LUIGI GHIRRI, Genova, Costa Classica, 1990
VIK MUNIZ, Pictures of pigment: The Eruption of Mount Vesuvius, after Sebastian Pether, 2007
SHIRIN NESHAT, Unitled, Women of Allah, 1995
FRANCO FONTANA, Zurigo, 1981

Non potendo essere fisicamente presenti, i collezionisti di tutto il mondo (gli americani hanno rappresentato il 35% degli acquirenti, al primo posto da New York) si sono dati appuntamento online per litigarsi alcune delle rarità proposte dal catalogo di Finarte. La fotografia più pagata è stata uno scatto senza titolo di Cindy Sherman, uno dei ritratti concettuali per i quasi l’artista è famosa in tutto il mondo, che ritrae una giovane donna con un cappottino giallo, sullo sfondo la città di New York. Al secondo posto c’è Peter Beard, con il suo Spitting Cobra in Tsavo (1960), venduto a più di 21.000€, quindi la fotografia concettuale di Substrat 2001/2003 di Thomas Ruff, aggiudicato per più di 18.000€. Seguono Pictures of pigmenti: The Eruption of Mount Vesuvius, after Sebastian Pether (2007) di Vik Muniz, venduto per quasi 14.000€ - e uno scatto senza titolo di Shirin Neshat, dalla collezione Women of Allah (1995) per circa 10.000€.

Per quanto riguarda gli artisti italiani, hanno avuto successo la foto del ponte silente di una nave di Luigi Ghirri (7.600€), il ciba chrome di Franco Fontana (quasi 4.000€), la veduta di Roma con l’Isola Tiberina di Gabriele Basilico (più di 5.000€) e Il castello di Rivoli di Massimo Listri, venduto a più di 6.000€.

Thomas Ruff, Substrat, 2001/2003

In questo particolare momento storico un risultato concreto e incoraggiante, nonostante la chiusura al pubblico per la partecipazione in sala, hanno dichiarato dalla casa d’aste. La vendita ha riscosso un notevole successo con la partecipazione numerosa da remoto di collezionisti, appassionati e curiosi da tutto il mondo che si sono lasciati idealmente prendere per mano dal battitore.