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Sunday Escape - Albergo Diurno Venezia

Un viaggio nel tempo fino all'Italia del 1920

Sunday Escape - Albergo Diurno Venezia Un viaggio nel tempo fino all'Italia del 1920

Avete presente Midnight in Paris diretto da Woody Allen?
Nel film il personaggio interpretato da Owen Wilson passeggia di notte per le strade di Parigi, allo scoccare della mezzanotte sale su una carrozza e viene catapultato negli anni ‘20 tra personaggi leggendari come Francis Scott Fitzgerald con la moglie Zelda e Ernest Hemingway.

Un altro portale temporale che porta alla Belle Époque si trova a Milano, in piazza Oberdan, vicino all’ingresso della metro di Porta Venezia. Qui, nel sottosuolo, indicato in superficie solo da due alte colonne e da una vecchia pensilina liberty in ferro battuto ricoperta di graffiti, c’è l’Albergo Diurno Venezia.

Questa struttura nata nel 1925 per offrire un servizio di classe ai viaggiatori, non è solo un luogo dove il tempo si è fermato, ma anche un gioiello art Déco.

L’interior design, infatti, è attribuito all’archistar dell’epoca Piero Portaluppi, lo stesso che ha realizzato l’affascinante Villa Necchi Campiglio. La struttura, invece, è opera di Marcello Troiani.

Una volta varcata la porta d'ingresso ci si trova in mezzo al salone centrale e subito si comprende la natura polifunzionale dell’Albergo Diurno Venezia. Il centro della stanza ospitava divanetti per le attese e macchine da scrivere con dattilografe; ai lati si affacciano tante piccoli separé, ognuno con l’insegna indicante il tipo di servizio offerto all’interno: sala privata per trattative d’affari, agenzia turistica, deposito di biciclette, agenzia postale, lavanderia, barbiere per uomo e parrucchiere per signora, sala manicure e pedicure. A terra, il pavimento è una palladiana del 1930 con disegno di Portaluppi, come suoi sono i decori e gli archi spezzati con pignoni a ziggurat, che ornano gli ingressi degli spazi di servizio, una volta arredati con sedie originali Thonet e vetrinette in noce scuro.

 

Una statua in bronzo di Luigi Fabris raffigurante la dea della salute Igea con un serpente attorcigliato ai piedi, simbolo della farmaceutica e del benessere corporeo, saluta coloro che accedono a quelle stanze.

Siete pronti a viaggiare nel tempo?