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La virtual art sperimentata da Marina Abramovic, Jeff Koons e Olafur Eliasson

Che la VR sia l'ultima frontiera dell'arte contemporanea?

La virtual art sperimentata da Marina Abramovic, Jeff  Koons e Olafur Eliasson Che la VR sia l'ultima frontiera dell'arte contemporanea?

Tre degli artisti contemporanei più importanti al mondo insieme su una nuova ed ambiziosa piattaforma di arte virtuale, Acute Art.

Marina Abramovic, Jeff  Koons e Olafur Eliasson supportano il progetto lanciato nell’autunno del 2017 per portare alla luce giovani artisti emergenti e esplorare e incoraggiare la transizione dell’arte alla nuova era on-line. Ognuno dei tre iconici maestri ha presentato questa settimana un’opera interattiva in anteprima presso la Brilliant Minds di Stoccolma col fine di espandere le possibilità della realtà virtuale ed evolvere questo mezzo riunendo creatività e tecnologia.

Jeff Koons, reduce dal successo della collaborazione con Louis Vuitton, realizza Phryne, una ballerina metallica ispirata alla famosissima cortigiana della Grecia antica che guida gli spettatori in tutto il mondo.

"Ho usato la superficie metallica di Phryne per portare l'affermazione di sè in VR. Stimolare diverse percezioni di senso all'interno della realtà virtuale è un nuovo territorio e usare VR come strumento per connettersi all'universale è una cosa meravigliosa",

racconta entusiasta.

Marina Abramovic, invece, presenta Rising: una forte chiamata all’azione, tramite la quale l'artista usa la realtà virtuale per affrontare col pubblico la crisi climatica che sta travolgendo tutto il mondo. Il suo avatar vi invita nel suo serbatoio di vetro, che si sta lentamente riempiendo di acqua. Poi vi porta in tutto il mondo per vedere i ghiacci e i ghiacciai che si stanno sciogliendo. Se vi impegnate ad aiutare, il livello dell’acqua scende, se annega. Per la Abramovic

"Il progetto offrirà alle persone la possibilità di provare empatia e di rispondere alle esigenze degli altri colpiti da questa crisi".

Infine Olafur Eliasson, interessato a come co-produciamo la realtà, sviluppa Rainbowî, un modo per esplorare il fenomeno naturale basato sulla nostra profonda conoscenza sensoriale-sensoriale e sul senso dello spazio per portare le persone in un insieme di fronti geografici. 

Che la VR sia l'ultima frontiera dell'arte contemporanea?