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Andrew Bogut e quella volta in cui pensava di aver comprato dell'erba

Il centro di Dallas si confessa: "Pensavo di averla comprata, ma in realtà era erba normalissima"

Andrew Bogut e quella volta in cui pensava di aver comprato dell'erba Il centro di Dallas si confessa: Pensavo di averla comprata, ma in realtà era erba normalissima

Qualche giorno fa in NBA ha fatto scalpore, per così dire, la confessione dell’allenatore dei Golden State Warriors, Steve Kerr. Il coach of the year della scorsa stagione ha infatti dichiarato di aver assunto marijuana durante il suo recupero dall’intervento chirurgico alla schiena. Secondo Kerr, infatti, il medico gliel’aveva prescritta per lenire il dolore. Ovviamente, per quanto la fiducia nella parola del coach sia indistruttibile, le sue dichiarazioni hanno avuto degli strascichi, visto che diversi suoi giocatori presenti e passati hanno voluto (o dovuto) commentare l’accaduto. 

Nella seconda categoria rientra Andrew Bogut, il mai banale centro australiano che in estate ha lasciato proprio gli Warriors - vittima sacrificale per portare nella baia KD35 - approdando alla corte di Mark Cuban ai Dallas Mavericks. Interrogato sulla questione prima della partita contro i Chicago Bulls, Bogut ha dato una delle sue risposte schiette, di quelle che ti fanno scuotere la testa e sorridere allo stesso tempo. “Non saprei”, ha detto il centro australiano, “Non mi sono mai sballato in vita mia. Una volta da ragazzo pensavo di aver comprato della marijuana, ma secondo me quel tizio mi ha venduto della semplice erba”. Oltre a fornire questa risposta epica, Bogut ha anche affrontato temi più spinosi, come la possibilità di somministrare droghe ai giocatori per aiutarli a lenire il dolore di un infortunio.

“Non avendola mai provata non saprei quanto potrebbe essere d’aiuto. Ma da quello che sento da giocatori che si sono ritirati e si portano dietro infortuni e dolori cronici, può essere di grande aiuto. Ma credo che permettere l’utilizzo di droghe creerebbe molti problemi alla lega”. Schietto e sincero come al solito, il centro di Dallas ha anche spiegato questi suoi timori nei confronti delle sostanze illecite date in mano ai giocatori, con dichiarazioni che, se non altro, faranno riflettere e discutere anche ai piani alti. “Ci sono giocatori professionisti che giocano da ubriachi. Giocatori che si presentano anche all’allenamento ubriachi. Questa è la verità, ma fintanto che assumere queste sostanze sia legale, dovrebbe essere ok”.

Insomma, quella che doveva essere un’innocente domanda sulla schiena di Steve Kerr è diventata una vera e propria questione ideologia interna alla NBA. Ma la lezione che possiamo trarre da tutto ciò è chiara: se volete fare un’intervista figa, fatela ad Andrew Bogut. Ma con le dovute precauzioni.