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Le 8 squadre più hipster della NBA

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Le 8 squadre più hipster della NBA  nss – new sports side

Nel caso non ve ne foste accorti, negli ultimi anni la NBA è diventata una lega di fashion victim. Stilosa, per carità, ma un po’ troppo conformata in quel mix di classe e tamarraggine - in una sola parola, swag - che ha colpito un po’ tutti oltreoceano. Dai giovani degli ultimi Draft, che nelle foto di rito sembravano fatti con lo stampino, alle colonne portanti della NBA. Passando pure per le franchigie, che spesso e volentieri si sono sottoposte a sessioni di restyling con risultati altalenanti. Non tutto è perduto, però, perché fortunatamente sopravvivono ancora dei capisaldi dell’anticonformismo. Personaggi e squadre che - volenti o nolenti - non rientrano nei canoni stilistici della lega. Ispirati da questo recente aticolo di The Ringer, abbiamo provato a mette in lista per voi le squadre più hipster della National Basketball Association.


EST

#1: Milwaukee Bucks

Be’, qua siamo all’apoteosi della filosofia hipster applicata alla NBA. Una squadra talentuosa, ma che non vincerà. Una franchigia che sa di non piacere (Milwaukee è il posto dove non volete vivere), ma si è fatta bella comunque con loghi e divise nuovi di zecca. E poi la ciliegina sulla torta, Giannis Antetokounmpo, che da freak qual è incarna perfettamente lo spirito anticonformista della squadra. I Bucks vogliono sfondare e per farlo puntano di usare la nitroglicerina, altro che le famose picconate di coach Popovich.

 

#2: Indiana Pacers

Poco affascinanti e consapevoli di esserlo, i Pacers sbattono in faccia a tutti la loro natura e si crogiolano nel “Blue collar, gold swagger”. Siamo dei lavoratori e ce ne vantiamo, le robe da fighetti le lasciamo a voi. Nel frattempo, però, omaggiano Hoosiers con una maglia Hickory da paura e hanno in squadra uno dei candidati MVP dei prossimi anni, Paul George 13. Niente di più hipster.

 

#3: Brooklyn Nets

Ok, avere come uomo immagine Jay-Z sembra squalificare a priori i Nets da questa particolare classifica, ma pensandoci bene, cosa c’è di più anticonformista che provare a rivaleggiare contro i Knicks, la squadra cool per eccellenza? Metteteci un asiatico-americano uscito da Harvard che gioca in NBA - si, la Linsanity is back in NYC - le divise minimal e un po’ retrò dei Nets e il fatto che a Brooklyn ci sia Williamsburg, il quartiere più hipster della Grande Mela, e il gioco è fatto.

 

#EasyChoice: Cleveland Cavaliers

Decisamente i Cavs campioni in carica sono troppo mainstream per essere hipster, ma allo stesso tempo hanno al loro interno alcuni giocatori che non possono essere ignorati. E nonostante la presenza ingombrante - in tutti i sensi - di King James, i vari JR, Birdman e Shumpert riescono sempre a essere fastidiosamente appariscenti.

 

 

OVEST

#1: Oklahoma City Thunder

Probabilmente sarebbero stati alla numero uno anche senza la partenza di Kevin Durant, ma dopo quello che è successo in estate la testa della classifica è inevitabile. I motivi principali sono tre: Russell WestbrookRussell Westbrook e Russell Westbrook. Senza più la calma ragionata di KD, il numero 0 potrà finalmente liberare il suo estro senza ritegno, in campo e fuori. Contento Russ?

 

#2: Minnesota Timberwolves

C’è davvero bisogno di spiegarlo? Zach LaVine incanta le arene - e lo slam dunk contest - con schiacciate da capogiro, Karl-Anthony Towns è già uno dei cover athletes di NBA 2K17, Ricky Rubio è il play hipster per eccellenza. Ma nonostante ciò, faranno venire il mal di testa a coach Thibodeau e non vinceranno assolutamente nulla (per ora).

 

#3: Denver Nuggets

Solo due parole: vintage jersey. Provate a cercarle su Google insieme al nome della squadra del Gallo e verrete sommersi da una marea di blu, bianco e fasce arcobaleno. I Nuggets sanno di essere fondamentalmente dei montanari e rispondono con due picconi stampati in bella vista sulla maglia.

 

#EasyChoice: Golden State Warriors

Per niente hipster nella prima parte della scorsa stagione – un noiosissimo 73-9 fatto di vittorie, vittorie e ancora vittorie – già meglio nel finale, quando si sono fatti rimontare da 3-1 nelle NBA Finals. Nonostante tutto, gli Warriors non tradiscono l’animo anticonformista della Bay Area e vogliono essere fortissimi alla loro maniera, come nessuno prima. E infatti hanno preso KD.