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LCS x LC23: In onore del più grande

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LCS x LC23: In onore del più grande  New Sport Side

Era il 22 giugno, e lo stato Azteca di Città del Messico ribolliva di caldo e passione. La storia è quella che conosciamo tutti: un cross verso la porta dell’Inghilterra viene intercettato dal numero 10 della nazionale argentina, che è basso, ma ci arriva con la mano. L’arbitro non vede e assegna il gol. Solo quattro minuti più tardi lo stesso numero 10 prende palla sulla trequarti, si gira in mezzo a tre, ne salta uno, poi un altro e prima ancora che qualcuno potesse raccogliere il respiro… il barrilete cosmico. Si consolida in quella giornata, semmai ancora non lo fosse, la leggenda di quel numero 10. Verranno partite difficili, ma nulla sarà abbastanza per fermare l’Argentina, che li laurea Campione del Mondo.

Ognuno ha il suo ricordo di quel Mondiale, ognuno la sua storia da raccontare. Una di quelle che si sentiranno di più in seguito era quella delle divise di quella selecion albiceleste. Siamo nel bel mezzo degli anni ’80 infatti, quando ancora il duopolio Nike-Adidas era difficilmente immaginabile. L’Argentina arriva in Messico con una meravigliosa divisa realizzata da Le Coq Sportif. Il marchio francese, come spesso gli succede, ha optato per l’essenzialità: righe ampie, morbide, scollo a V accennato, materiali molto lontani dall’ultra-leggerezza e traspirazione di oggi. Era un calcio diverso, non c’è neanche bisogno di rimarcarlo.

30 anni dopo Le Coq Sportif ripropone quelle iconiche divise. Lo fa in partnership con il brand italiano LC23, che ne ha curato i dettagli e cucito a mano le etichette sul collo di ogni capo, con lo slogan dell’azienda: “handmade with love”. LCS ha invece realizzato tutto nella esclusiva venue di Romilly sur Seine, dove NSS Mag si è recato mesi fa per assistere alla presentazione delle nuove collezioni. Per inciso, questa era una delle soprese a cui si faceva riferimento nel report di quella due giorni.

Non solo la maglia. Del pack realizzato dai due brand fanno parte 4 capi, comprese tre felpe a girocollo. I loghi LCS sono stati leggermenti ingranditi, ma le proporzioni non ne hanno fatto le spese. Una delle felpe ricalca perfettamente il concept della divisa, un’altra porta invece il nome dell’azienda francese impresso. L’ultima, poi, è un personale omaggio al più grande, a quel numero 10 argentino che ha portato di peso nazionale albiceleste e relativa maglietta. È una felpa in grigio, basic, ma che porta impresso un nome, anzi, un soprannome: D1OS. È quello del Dio del calcio, quello di Diego Armando Maradona. Un uomo diventato leggenda anche nei vicoli (e nello stadio) di Napoli, dove sono stati realizzati gli evocativi shooting fotografici.