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L'origine della Nike Air More Uptempo

Da dove viene la sneaker più chiacchierata dell'ultimo anno?

L'origine della Nike Air More Uptempo Da dove viene la sneaker più chiacchierata dell'ultimo anno?

Quella tra Supreme e Nike Air More Uptempo è probabilmente la collaborazione più attesa dell’anno, se non altro dagli sneakerhead. I due brand infatti hanno sapientemente creato un hype enorme attorno alla release, con piccoli spoiler sistematici, come nella natura stessa di Supreme. Pochi giorni fa abbiamo potuto constatare l’ufficialità della cosa: la “Suptempo” uscirà giovedì 27 aprile nello store online europeo e USA di Supreme e dal 29 in Giappone.

È tuttavia interessante analizzare in che modo i due brand hanno deciso di comunicare l’uscita e soprattutto i “testimonial” scelti per le due brevi preview delle scarpe (in particolare il modello dorato). Prima Neymar – peraltro alla vigilia della sfida tra due team di punta della scuderia Nike come Barcellona e PSG – e poi Derrick Jones Jr. alla gara delle schiacciate all’All Star Game per il debutto ufficiale della sneaker. Due personaggi quindi legati al mondo dello sport ed estranei (Neymar un po’ meno) ai circuiti del fashion. Ed è stata una scelta giusta, perché ha permesso di ricollegare la scarpa alla sua natura originaria, impregnandola di un significato che andasse oltre il mero hype. Inoltre questa operazione ha permesso a Nike di ripuntare fortissimo sulle More Uptempo e rilasciare due nuove colorazioni, la “Triple White” e la “Bordeaux” nel giro di una settimana. Ma, ora che tutto il mondo è pronto a rimetterla al piede, è interessante ripercorrere la storia delle More Uptempo, una storia particolare e che è legata alla nascita stessa del binomio indissolubile tra NBA e sneakers.

Siamo infatti in piena era Jordan quando la Chicago degli invincibili, diventa il team preferito di mezza America, e i suoi giocatori tra i più popolari del pianeta. Ad esclusione di Horace Grant e John Paxson, tutto il quintetto dei Bulls indossava scarpe Nike, e così è stato per tutto il periodo dei sei titoli. Nonostante non fossero state prodotte come signature per nessun giocatore, le More Uptempo diventarono preste le sneaker di Scottie Pippen, il braccio destro di Michael Jordan, vera e propria leggenda dei Bulls. 

La More Uptempo è stata sotto tanti punti di vista una sneaker rivoluzionaria. La sua silhouette si deve alla volontà di Wilson Smith di mostrare al mondo in maniera plateale la nuova tecnologia Air che per la prima volta si diramava per tutta la scarpa. Viene da qui l’idea del gigantesco lettering, che si ispirava alla Pop Art di Andy Warhol e Keith Haring, e che riusciva a sintetizzare gli anni ’90 in maniera egregia. Come Smith disse una volta infatti: «credo che la metà degli anni ’90 fossero semplicemente un periodo irripetibile». E così Smith cerco di replicare questa “irripetibilità” in una scarpa che avesse impatto visivo ma anche pratico. Per la sua natura infatti, la More Uptempo era perfetta per gli stacchi, e soprattutto per le ricadute.


Scottie Pippen nel 1996 era forse nel periodo migliore della sua carriera. Gli anni passati senza Jordan (nel frattempo a farsi le ossa in MLB) solidificarono la sua leadership e ne affinarono alcuni aspetti del gioco. Anche a livello mediatico Scottie sembrava nel suo prime-time: partecipò ad una puntata di ER e divenne uno dei volti della Lega. Dopo le Finals contro Seattle, arrivano le Olimpiadi.


È una occasione irripetibile per tutti i grandi brand: il Dream Team torna a casa, negli USA, per la prima volta dalla sua formazione nel 1992. Sia Jordan che Pippen fanno ovviamente parte della squadra, insieme a Shaquille O’Neal, la forza della natura che indossa le celebri Shaqnosis. Nike allora punta tutto su Scottie Pippen, investendolo quasi ufficialmente della More Uptempo e costruendogli attorno una campagna che porta direttamente alle “Olympic”, le più iconiche Uptempo di sempre, colorate per sposare i colori americani.


L’anno dopo le More lasciano posto alle Uptempo III, nella vorticosa evoluzione stilistica che gli anni ’90 si portano appresso. Quegli stessi anni ’90 che ora sono tornati e che Supreme e Nike hanno deciso di omaggiare ritinteggiando una sneaker che ha lasciato il segno nella storia dello sport. Sarà ora interessante vedere se la “Suptempo” ritornerà ad essere indossata sui parquet o se invece rimarrà oggetto di mero “design”, idolatrata e venerata dagli sneakershead di tutto il pianeta.