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Bohemian Rhapsody

Zeman è tornato, e se ne sono accorti tutti

Bohemian Rhapsody   Zeman è tornato, e se ne sono accorti tutti

Zemanlandia è tornata. È forse il titolo più ricorrente di ogni giornale che parlasse di Zdenek Zeman e del suo Pescara oggi, il 20 febbraio, dopo che a due giorni dal suo ritorno in panchina aveva distrutto il Genoa.
L’euforia d’altronde è sempre stata un marchio di fabbrica di ogni gestione Zeman, gestioni che in media son durate poco, dopo che da quell’euforia si passava alla depressione, ai gol presi, alle sconfitte.

È quasi scontato dirlo ma Zeman non era uno come gli altri. Italiano praticamente d’adozione, nato a Praga e nipote di un ex allenatore juventino, Zeman ha sempre vissuto il calcio alla sua maniera, e non solo. Con in bocca una sigaretta ha calcato i campi di periferia e quelli gloriosi della serie A, ha forgiato una scuola di pensiero che ha un numero di scolari e di seguaci impressionante. È stato, ed è, irriverente, mai disponibile a dir la parola giusta, quella più accomodante. Dopo il successo di domenica gli hanno chiesto “sarebbe disposto a smettere di fumare per la salvezza del Pescara?”; Zeman ha risposto con il solito piglio: “No dai, non fatemi smettere di fumare..."