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House of Sports: Boleyn Ground

La vecchia casa degli Hammers, dove risuonerà per sempre "Forever Blowing Bubbles"

House of Sports: Boleyn Ground La vecchia casa degli Hammers, dove risuonerà per sempre Forever Blowing Bubbles

Upton Park è stata la casa del West Ham United per oltre un secolo tra il 1904 ed il 2016. Lo stadio è anche conosciuto come “Boleyn Ground”, essendo stato edificato accanto a Boylen Castle, struttura che nel 1500 ha ospitato Anna Bolena. Upton Park è stato un monumento del calcio londinese, anzitutto per il viscerale legame con la propria squadra e secondariamente per il suo straordinario impatto visivo già dall’esterno, specie se frontale.

Le imperiose torrette ad esempio, ovvio richiamo al Boylen Castle, sono una peculiarità determinante nel giudizio estetico dello stadio. All’inizio di questa stagione, come sappiamo, Upton Park è stato abbandonato dal West Ham, che ora disputa le proprie partite casalinghe nel monumentale Olympic Stadium, un’opera architettonica meravigliosa, quasi senza precedenti, giudicata anche migliore di Wembley. Quest’operazione, tuttavia, ha creato una frattura all’interno della tifoseria degli Hammers profondamente interconnessa ad uno stadio che, come detto, ha fatto la storia del proprio club come pochissimi altri. 

 

Nei primi del ‘900, il West Ham era  conosciuto come Thames Ironworks FC, una squadra inglese nata dal dopolavoro - come consuetudine - di una ditta di trasporti e lavorazione del ferro, gestita da un volenteroso e appassionato proprietario, Arnold Hills. La squadra ha disputato le partite interne dei suoi primissimi anni in vari stadi ed impianti, tutti reputati inadatti, fino alla costruzione del Memorial Ground da parte di Hills, che pagò di tasca sua l’onere dello stadio di £20.000 nel 1897. Tuttavia, Hills ebbe grosse difficoltà a mantenere l’affitto del terreno sul quale il Memorial Ground era stato edificato e così decise di stringere un compromesso: raggiunse un accordo con le istituzioni cattoliche per utilizzare un enorme distesa di terreno - destinata fino a quel momento a piantare cavoli - di proprietà di una scuola cattolica di Londra. Così già nel 1904 nacque Boylen Ground nel quartiere allora chiamato East Ham. Quattro anni prima, la squadra fu sciolta e rifondata sotto il nome di West Ham United FC. 

 

Durante la prima stagione assoluta, il nome dello stadio fu “The Castle” e quello stesso anno si decise che il logo del club avrebbe dovuto raffigurare anche un castello, motivazione che porta facilmente a capire come Boylen Ground sia il West Ham eviceversa. Ciononostante, già nel 1905, data la vicinanza della struttura al suddetto Boylen Castle, il nome mutò. La prima partita in assoluto disputata ad Upton Park fu un derby contro il Millwall, vinto per 3-0 dal West Ham con una tripletta di Billy Bridgeman, giocatore feticcio nell’attuale immaginario comune calcistico inglese. Billy Bridgeman ha una connessione che travalica il tempo con Winston Reid, l’autore dell’ultimo gol della storia di Upton Park, rete che ha sancito la storica rimonta da 2-1 a 3-2 sul Manchester United nel maggio scorso. 

Il settore più importante di Boylen Ground è senza alcun dubbio il Bobby Moore Stand. Costruito nel 1993, ospita 9.300 spettatori tutti a sedere dopo le direttive dovute alla tragedia di Hillsborough. Il settore inferiore della Bobby Moore Stand, in verità, fu aperto al pubblico quasi 2 mesi prima di quello superiore, reso accessibile nel marzo 1994. Non c’erano mai stati dubbi su chi avrebbe prestato il proprio nome per tale settore dello stadio: Bobby Moore è stato una colonna della difesa degli Hammers per 16 lunghi anni nel quale si è laureato anche campione del mondo con l’Inghilterra. All’ex difensore, deceduto nello stesso anno in cui il settore sud è stato edificato, sono intitolati anche diversi pub su Green Street, la strada che ospita Upton Park.

La Bobby Moore Stand è la zona più calda di Boylen Ground, soprattutto il settore inferiore della stessa, dove viene fortemente intonato, come in molti altri stadi inglesi, l’inno della squadra a cui si accompagnano decine di bolle di sapone provenienti da tutto lo stadio, Forever Blowing Bubbles.

L’altro settore folkloristicamente basilare di Boylen Ground è il Sir Trevor Brooking Stand, dedicato a un altro giocatore storico del West Ham, contemporaneo di Moore per altro. Il settore nord, che ospita 6000 posti, è la celebrazione del centenario della squadra, traguardo raggiunto nel 1995. Questo settore è quasi detentore di un record, in quanto secondo nella storia del calcio inglese a dotarsi di riflettori per illuminare il campo nel 1953. Completano la East Stand e la Betway Stand per un totale di posti a sedere di 35.016, quasi la metà di quelli dell’attuale impianto del West Ham, che ne detiene 60.000.

 

Upton Park nella sua storia non ha ospitato soltanto match interni del West Ham. Per una breve parentesi tra il 1991 ed il 1992 anche il Charlton Athletic ha disputato qui le proprie partite interne, a causa di una delle varie questioni burocratiche che hanno attanagliato The Valley nella sua storia. Nel 2012, invece, Upton Park è diventato il primo stadio di calcio ad ospitare un incontro di boxe, nella fattispecie si affrontavano Haye e Chisora, poi pesantemente sanzionati per la mancanza di una licenza inglese per disputare il match.

Attualmente Boylen Ground è in demolizione, il processo è iniziato 5 mesi fa ed il terreno sul quale lo stadio era stato eretto ospiterà un enorme complesso di case che sarà denominato “Boylen Gardens” e sarà destinato probabilmente agli abitanti più facoltosi di Londra o del mondo.

La tifoseria degli Hammers non ha ancora digerito il cambio di stadio ed imputa a tale cambio, con un comune senso scaramantico verso la propria squadra, il peggior inizio di stagione del club degli ultimi 50 anni, che è culminato nell’ultima sessione di mercato con la cessione di Dimitri Payet, che è arrivato a minacciare di rompersi i crociati se non fosse stato venduto. Upton Park è una fucina di storia per il calcio inglese ed ogni persona che rispetti il calcio non sarebbe entusiasta di assistere alla sua demolizione. Ma ragionando in un’ottica più oggettiva e cinica non viene difficile ammettere come l’Olympic Stadium sia un capolavoro architettonico e indubbiamente col passare del tempo anch’esso si arricchirà di storie da poter narrare, di tributi, di gol e di partite da ricordare. Perché in fondo tutti sappiamo che il West Ham sarà sempre destinato a scrivere la storia del calcio inglese.