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Pillole di stile da Euro 2016

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Pillole di stile da Euro 2016 New Sport Side

È successo un po' di tutto nella prima (e scampoli di seconda) giornata di Euro 2016. Dalle cose meno belle fuori dal campo, ai gol al novantesimo passando per quelli di Giaccherini e per la panchina di Pogba reo di essersi presentato a pranzo con le ciabatte adidas. C’è stata l’esplosione di quello che è forse il più bel coro di sempre (dedicato a Will Grigg – se il nome non vi dice nulla recuperate il tutto qui) e gli sbuffi gratuiti di Cristiano Ronaldo e dell’allenatore del Belgio.

Ma gli Europei – così come i Mondiali su scala globale – sono sempre l’occasione giusta di scoprire nuovi talenti e nuove facce, nuovi protagonisti sul campo e fuori. Dopo aver passato in rassegna quindi le divise del torneo, abbiamo osservato attentamente i look di alcuni dei protagonisti di Euro 2016, riassunti qui in 7 pillole, tra acconciature impossibili e luoghi comuni.

 

Ramsey il biondo

Nessuno ha veramente capito perché Aaron Ramsey si sia tinto i capelli di biondo platino. La sua spiegazione è stata tanto tenera quanto insoddisfacente («volevo essere sicuro di lasciare il segno in qualche modo in questo Europeo»), ma non per Fellaini, che ha deciso addirittura di seguire il suo esempio. Chiamato Rambo dopo essere stato coinvolto in una rissa da piccolo, Ramsey è l’anima del magnifico Galles, suo e di Bale, che sta sorprendendo Euro 2016. Giovane, bello, Ramsey è anche uno dei testimonial di spicco della nuova avventura calcistica della New Balance. 

Una foto pubblicata da Aaron Ramsey (@aaronramsey) in data:

 

Tom Krychowiak

La Polonia è senz’ombra di dubbio la squadra più hipster del torneo continentale. Con il Szczesny in porta, Lewandoski e il giovane Milik in attacco, Glik del Torino in difesa, le aquile si completano idealmente con il forte Krychowiak. Neo vincitore della Europa League con il Siviglia, Krychowiak non spicca solo per la sua compattezza e risolutezza in campo. È la miglior versione est europea possibile di Tom Hardy, a costruire un ponte ideale tra i duri tratti irlandesi dell’attore e quelli del numero 10 della Polonia. Ma non solo, Krychowiak è anche un uomo dalla grande classe, ama vestire elegante ed è stato scattato per una copertina su Elle.

 

Coman col codino

Va bene Pogba, va bene che addirittura Drake si fa fotografare con la sua maglia, che l’adidas ha deciso che farne l’uomo simbolo della nuova generazione… ma non si vive di solo Paul. Nella squadra pià swag di Euro 2016, tra il talento infinito di Payet, Giroud il modello e tutte le giovani mezzepunte francesi spicca Kingsley Coman, l’ex juventino nel frattempo diventato uno dei più forti under-20 in circolazione. Così come il suo compagno, e amico, Pogba anche Coman è stato immediatamente messo sotto contratto dalla Nike, per il quale ha anche posato per la nuova collezione di Mercurial. Al primo impatto con Coman, tuttavia, non si può non notare la sua caratteristica treccina, di cui non ha mai spiegato il significato ma che – se valgono le tradizioni italiane e/o meridionali – dovrebbe essere un voto a qualche Dio.

Una foto pubblicata da Kingsley Coman (@king_coman11) in data:

 

Dier il quarterback

Sembra che la vita di Dier sia meravigliosa. In campo pare quasi non sudare, con quel suo taglio di capelli neutro, sempre in ordine ma mai maniacalmente tale. Il centrocampista del Tottenham è come il quarterback protagonista dei teen movie americani: predestinato, di buona famiglia e fidanzato con la cheerleader più carina (occasionalmente poi può capitare che si innamori della nuova arrivata). Dier è il ragazzo della porta accanto 2.0 in versione calcistica, con il piede educato, la gran visione di gioco, e il sogno nel cassetto di giocare lì dove l’aveva fatto il suo idolo Beckham. Una recente foto sul suo Instagram, ci da l’occasione per notare il meraviglioso completo realizzato dalla Marks & Spencer per la nazionale inglese. Una tradizione, quella degli abiti della nazionale di calcio, che in Inghilterra conta poco meno che la monarchia.

Una foto pubblicata da Eric Dier (@ericdier15) in data:

 

Ledley bear

Che quello della barba fosse un trend già passato, sembra essere confermato dal numero – davvero basso – di lunghe e folte barbe presenti a questo Europeo. Tra loro, spicca in maniera evidente quella di Joe Ledley, duro centrocampista Gallese, che in pieno spirito celtico ha mantenuto una perfetta e squadrata barba che non ha nulla a che vedere con le mode hipster degli ultimi anni. La vita di Ledley,e delle sua barba, si svolge tranquilla tra la sua splendida moglie, le due bellissime figlie, adidas yeezy e calzini rossi.

Una foto pubblicata da Joe Ledley (@joe16led) in data:

 

Belgio v. Islanda

Se ci sono due squadra diverse, in questi Europei, sono Belgio e Islanda. Quotatissima la prima – in maniera persino sproporzionata – molto sottovalutata la seconda, lì dove la nazionale Belga è il simbolo dell’integrazione multiculturale l’Islanda è una mosca bianca di assolutismo nordico. E tutto questo si riversa sui look dei giocatori delle due squadre. Se il Belgio è la squadra dove in assoluto ci sono più acconciature afro (come quelle di Witzel e Fellaini) e dreadlock, senza considerare quella “cosa” di Radja Naingollan. D’altra parte invece, l’esempio dell’Islandese classico è quello di Bjarnason, un passato al Pescara, ma lunghi capelli biondi e stile urban.

Una foto pubblicata da Birkir Bjarnason (@birkirbjarnason) in data:

Una foto pubblicata da Axel Witsel (@axelwitsel28) in data:

 

Bronzo di Pellè

La bellezza mediterranea è stata per anni il cavallo di battaglia che attrici/attori e modelli italiani hanno utilizzato, per anni, per distinguersi. Negli ultimi anni, anche i grandi marchi hanno provato a ripuntarci forte e la storia è ripartita. Graziano Pellè, di Lecce, è il calco ideale di quello che un “maschio italiano” degli anni 50/60 doveva rappresentare. Alto, scolpito e con una pettinatura ingellata e un sorriso straordinario. Quello che pare essere il nostro attaccante principe è, oltre che un egregio ballerino, il nostro migliore biglietto da visita. Speriamo che porti fortuna.

Una foto pubblicata da Graziano Pellè (@gpelle19_official) in data: