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A Netflix Anatomy - Master of None

Tutte le ispirazione della serie evento di Aziz Ansari

A Netflix Anatomy - Master of None  Tutte le ispirazione della serie evento di Aziz Ansari

Master of None è, per molti versi, un one-man-show.

È la serie scritta, diretta e interpretata da Aziz Ansari, comico statunitense che, come un Woody Allen contemporaneo, racconta se stesso, la sua vita e le sue ossessioni, in un contesto romanzato.

Nello specifico, questo show prodotto da Neflix segue le vicende, la quotidianità di Dev Shah, attore newyorchese sulla trentina di origine indiana con una passione smodata per la pasta, alla ricerca di un equilibrio tra vita sentimentale, ambizione professionale, amicizie, famiglia e dubbi sul futuro. Insieme a Dev ci sono i suoi amici: il bizzarro Arnold (Eric Wereheim); il collega attore Benjamin (H. Jon Benjamin); il tipo di origine taiwanese Brian; Denise (Lena Waithe) afroamericana e lesbica. Tra pasti, cocktail, appuntamenti amorosi, pessime figure, discussioni, provini, lavori part-time, si sviluppa una comedy osannata dalla critica e dal pubblico, che Variety ha descritto come "una raccolta di magnifiche vignette mezze-autobiografiche, vagamente collegate tra loro".

Tutto inizia con Dev che fa sesso con una ragazza conosciuta poco prima, Rachel (Noël Kristi Wells), un preservativo che si rompe. I due si frequentano per qualche tempo, ma iniziano i problemi, lei decide di andare a Tokyo, lui deluso anche sul piano lavorativo, prende un aereo e va in Italia, a Modena, ad imparare come fare la pasta.

In mezzo alla quotidianità emergono una riflessione intelligente sulla sit com romantica ambientata a New York, una brillante critica ai luoghi comuni nella percezione degli indo-americani, un preciso discorso sulla diversificazione di genere ed etnia nella rappresentazione hollywoodiana e sul pregiudizio etnico.

Il tutto fatto con autenticità, leggerezza, intelligenza e garbo.   

Feel like: Hermann Reimer 

Reimer è un'artista nato a Münster, Westfalia nel 1959. Nei suoi dipinti le persone sono pezzi di mobilio mimetizzati con altri elementi di arredo. Umanità e ambienti quotidiani si fondono con dettagli che ricordano l'opera di Edward Hopper. La sua arte ha una eco voyeuristica, che porta chi la osserva a curiosare nella sfera privata di qualcuno, tra il suo disordine, tra i tappeti, le tazze da the e le riviste abbandonate sul tavolo.

Reimer, come Aziz, ci mostra il quotidiano, tra la sua banalità e il suo potenziale.

Dress like: Band of Outsiders

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Dana Covarrubias è la donna dietro le scelte di stile in Master of None.

Già al lavoro per The Amazing Spider-Man 2 e serie come Elementary o Louie, la costume designer ha svelato in alcune interviste i segreti modaioli di Ansari e soci. A volte capita che un attore porti parte del suo guardaroba personale all'interno della serie in cui recita, in questo è avvenuto il contrario: gli abiti di Dev sono diventati di Aziz.

Tutto il suo stile si basa su un numero di pezzi limitati, ma strategici: cinque paia di chinos, tre paia di scarpe, due giacche e 10-15 camicie eleganti. Sono casual, ma realizzati in tessuti veramente belli, facili da mescolare e abbinare con tutto. Ci sono un sacco di capi di Band of Outsiders, di Saint Laurent, di Steven Alan per le camicie e di Unis per i pantaloni. Se nella prima stagione il look della star della comedy Netflix è indirizzato verso l'America anni '60, ispirato dai film di Woody Allen e da classici come The Graduate, la seconda risente dell'influenza italiana. Nelle puntate ambientate a Modena, Ansari inserisce creazioni di Zegna, Brunello Cucinelli, Boglioli e Isaia, mixati insieme per rielaborare in modo in contemporaneo lo stile del neorealismo italiano.

Le stesse note cinematografiche echeggiano nel guardaroba di Francesca, nuovo amore di Dev interpretato da Alessandra Mastronardi. La principale musa fashion per lei è Monica Vitti in L'Avventura di Michelangelo Antonioni. In termini pratici questa fascinazione si traduce nell'uso dei pois, protagonisti di abiti e accessori, spesso di brand come Dolce & Gabbana, Margiela, French Connection, Isabel Marant e Madewell.

L'episodio più stiloso di Master of None?

Secondo Dana Covarrubias è Thanksgiving, ottavo episodio della seconda stagione, incentrato sul coming-out di Denise, raccontato attraverso il giorno del Ringraziamento nel corso degli anni, dai '90 al 2017. Il momento preferito della serie per la costume designer è quello nel quale Denise rifiuta di indossare il vestito scelto dalla madre ed invece esce con un cappello di Malcolm X, pantaloncini Cross Colors e Nike d'annata.

Think like: Modern Romance by Aziz Ansari

Modern Romance aka l'amore ai tempi del nuovo millennio.

Aziz Ansari, in collaborazione con il sociologo Eric Klinenberg, esplora come funzionano le relazioni amorose nell'era digitale, tempo nel quale il peggiore appuntamento non è quello noioso o pieno di silenzi imbarazzanti, ma quello che sembra promettente, finendo, invece, poi col possibile futuro partner che non risponde mai ai tuoi sms. 

I primo libro del protagonista di Master of None è un saggio divertente, ma con una certa accuratezza scientifica data da centinaia di indagini, di interviste e focus group condotti ovunque da Tokyo a Buenos Aires a Wichita.

È una lettura rilassante sul romanticismo moderno, sui piaceri e i pericoli che ci accompagnano nel viaggio per trovare l'amore. Tutto condito con lo humor divertente e allo stesso tempo profondo di Ansari.

Sound like: DJ Larry Levan

La Colonna Sonora di Master of None è cross-genre e mixa brani di diverse epoche, autori ed appartenenza. Il titolo della serie deriva da una canzone dei Beach House, ma durante gli episodi, a commentare il viaggio alla ricerca dell'amore e della propria identità di Dev Shah, compaiono Brian Eno, Aphex Twin, Spandau Ballet, Giorgio Moroder, Cure, David Bowie, Kraftwerk, Tupac, D'Angelo e molti altri. 

Don't Worry Be Happy accompagna Dev e Arnold che rientrano a casa la notte; Volare cantata da Dean Martin fa da sottofondo a Dev che fa la pasta; Dev e Rachel ballano sulle note della hit del 1997 Return of the Mack di Mark Morrison.

Il supervisore musicale dello show Zach Cowie sottolinea il contributo dei film di Woody Allen ambientati a New York, come Annie Hall e Manhattan nello stabilire l'identità musicale della prima stagione, mentre nella seconda evidenzia come l'Italia invada ogni aspetto della serie, il set, il cibo, la moda e la musica. 

La canzone clou della trasferta nel Bel Paese? Amarsi Un Po di Lucio Battisti.

In Master of None la musica entra anche nella storia con i camei di Father John Misty, che suona Chateau Lobby #4 ad un secret party al quale Dev porta una ragazza ed uno di John Legend che realizza una cover I Can't Help It di Michael Jackson.

Una curiosità? La vera influenza della soundtrack di questa serie Netflix è DJ Larry Levan, leggendario resident del club Paradise Garage alla fine degli anni '70 e all'inizio degli anni '80 a New York.

Taste like: Pasta  

Love like: the always gentle, light, fun way to deal with racial integration, sexism, homophobia, stereotypes and love

C'è una grande freschezza in Master of None.

Aziz ha un modo sempre garbato, leggero, divertente di raccontare integrazione razziale, sessismo, omofobia, stereotipi e amore attraverso un quotidiano autentico, condiviso e credibile.

È questo che più amiamo di questa comedy.