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Sex Stories - Shelby du Jour presents @scientwhest

La sex therapist americana Shelby Sells indaga sessualità e affettività in una serie di oneste interviste a giovani talenti

Sex Stories - Shelby du Jour presents @scientwhest La sex therapist americana Shelby Sells indaga sessualità e affettività in una serie di oneste interviste a giovani talenti

Shelby du Jour è la nuova column di nss magazine.

Con un focus sulla liberazione sessuale femminile, tanto osannata dalla cultura mediatica contemporanea ma poveramente messa in atto su basa quotidiana, Sex Stories: Shelby du Jour si posiziona come uno sguardo nella mente della gioventù di oggi e la loro posizione riguardo al sesso e ai fondamenti delle relazioni. 

La prima cool girl e opinionista è @scientwhest, artista digitale e kinky girl.

 

#1 Descrivi il tuo stile artistico. Come sei entrata a contatto con il digital collage e la fotografia?

Mi piace pensare di aver sempre avuto una certa affinità con ciò che è bizzarro, vulnerabile e bellissimo. In un certo senso ho sempre orbitato verso un certo sforzo artistico, che fosse la musica o farmi di adderall e fare schizzi di celebrità per cinque ore. Il digital collaging è entrato nella mia vita durante l’ultimo anno di college, dopo un corso di photoshop per la mia specialistica. Ho iniziato con bizzarri collage di cibo, inserendo cuori umani al posto dei noccioli di pesca o formiche al posto dei semi del kiwi e le didascalie avevano quasi sempre un sottotesto sessuale. La cosa si è evoluta fino a ritagliare forme falliche da pietanze e inserirle in fermo immagini di film porno. 

#2 Qual’è la tua relazione con la censura? In che modo la censura online ha influenzato il tuo lavoro? 

All’inizio la censura online, precisamente su Instagram, è stata una delle forze motrici dietro la creazione dei miei collage. Domande come “In che modo posso farlo sembrare esattamente uguale a una donna nuda senza mostrare nulla di esplicito? Come posso piegare la censura?” erano costantemente nella mia mente. Arrivando ad oggi, i miei collage vengono ancora segnalati perché le immagini sovrapposte fanno chiaro riferimento a corpi umani,  e credo sia una cosa positiva… mi fa sentire che sto facendo la cosa giusta.

 

#3 Ti reputi una personale sessuale? Come descriveresti la tua sessualità?

Sono decisamente una donna forte e mi rattrista quotidianamente (ride). In ogni caso, penso di essere una persona profondamente sessuale. Adoro le conversazioni sul sesso e la sessualità, i miei amici mi prendono spesso in giro dicendo che sono una pervertita e lo sono, se sono con la persona giusta! Il sesso può essere un ottimo modo di entrare in contatto con qualcuno, ma c’è moltissimo che ruota attorno l’esplorazione del vicendevole se sessuale e mi ci è voluto del tempo per capirlo. Adesso, è necessario che ci sia un buon livello di sessualità, fiducia, rispetto e comunicazione reciproca e aggiungiamoci anche un pizzico di attrazione fisica e mentale ma… ecco, prendi tutto questo e sei una ragazza perversa!

#4 Quali suoi i tuoi obiettivi personali/professionali che speri di realizzare o hai già realizzato quest’anno?

Ho degli obiettivi personali ma preferisco ritrarmi in questa sede come una persona auto indulgente (ride). Nel bene o nel male, non sono stata cresciuta per essere quel tipo di persona accondiscendente verso se stessa: quando mi sento sfaticata o pigra sento la voce siciliana di mia madre che mi dice di “alzare il culo, scuoterlo e fare qualcosa” e, in tutta onestà, dovrei proprio alzare il culo e mettermi a mangiare meglio e fare esercizio fisico. Mi sono imposta l’abitudine di leggere almeno cinque notizie di attualità, politica o cronaca al giorno, di tenermi aggiornata, di essere interessata al mondo intorno a me e di ricordarmi sempre quali siano i miei privilegi. Per quanto riguarda gli obiettivi lavorativi, ho finalmente trovato un lavoro qui a New York dopo un anno di praticantato. Non mi sembra vero ma ce l’ho fatta, è così e sono orgogliosa di me stessa. Se desideri qualcosa devi lavorare sodo e non aspettarti che qualcuno lo faccia al posto tuo.

#5 Non hai paura di posare semi nuda online - credi che questo possa avere qualche impatto (positivo o negativo) sulla tua carriera? Qual’è la tua opinione a riguardo?

Sorprendentemente no, postare miei scatti seminudi su Instagram non ha avuto nessun effetto negativo sulla mia carriera. Per quanto riguarda la mia vita più familiare, ha causato un bello scossone. Nel tentativo di creare uno scandalo nella mia già tumultuosa famiglia, mia zia ha ben pensato di mandare una mail a mio padre, ai miei due zii e a mia madre con lo screenshot di una mia foto seminuda. L’oggetto della mail era “vergogna”, voleva dipingermi come una prostituta senza morale (ride). L’unica persona che ci ha quasi creduto è stato il mio italianissimo e super conservatore padre italiano - nota ai margini: io ammiro ed accetto le sex workers, fate pure il vostro lavoro! Ma sì, ecco, mio padre e la mia matrigna ne sono stati devastati e insistevano sul fatto che, ogni volta volessi fare quel tipo di foto, avrei dovuto parlarne prima a mio padre.
La mia reazione è stata qualcosa come… "Si, non succederà mai". Sono una donna grande e vaccinata, e posso fare quello che voglio col mio corpo.

#6 Descrivi la relazione tra la tua sessualità e i tuoi lavori. In che modo si influenzano l’uno con l’altro?

Credo che l’essere a mio agio con la mia sessualità mi abbia facilitato un approccio più analitico nei confronti del sesso. Mi ci è voluto del tempo ma più divento consapevole del sesso e più sono in grado di integrarlo nella mia tecnica. Il sesso e la sessualità possono essere una cosa meravigliosa e più cresco come persona e più imparo a riguardo, più posso applicare queste conoscenze nei miei lavori.

#7 Quand’è che sei maggiormente felice?

Quando invito un amico a casa e, mentre chiacchieriamo,  mi guarda pulire camera e bere vino. Le cose che sono gratis (ride).
Le persone che seguono il mio lavoro e mi supportano, le lenzuola pulite e i giorni di pioggia.

#8 Il modo in cui ti presenti online è simile a come sei in realtà? In che modo il tuo io digitale si relaziona con il tuo vero io?

In diversi modi. Certo, non tutti i giorni sono fantastici ma, così come un’immagine su Instagram che cattura uno specifico momento nel tempo, anche io ho i miei momenti buoni. Vedere tutte le immagini insieme crea un gusto personale, una narrativa che mi viene detto risulta intimidatoria o bitchy... mi vedo come la persona meno intimidatoria della Terra ma è una cosa interessante da sentirsi dire. 

#9 Che consiglio daresti ad altre persone/altri artisti che vorrebbero liberare la loro sessualità?

Credo che il primo passo verso la liberazione sessuale stia nel lavorare sulla propria vergogna. Prendersi del tempo per capire i propri desideri sessuali, le proprie paure, i propri traumi e l’imbarazzo che ci circonda quando si parla di sesso. Una volta fatto questo si avrà sicuramente una maggior comprensione di cosa siano per noi il sesso e la sessualità. Il sesso si basa su quello che ci sembra giusto, il meglio per noi... Ho la sensazione che molte persone vedano la liberazione sessuale come una magica rivelazione per la quale per essere libero ti devi scopare chiunque ed io non credo che sia vero. La liberazione sessuale può venire anche dall’astinenza! Non credo che il percorso verso la liberazione abbia una soluzione finale, credo sia il percorso di una vita ma continuerò a fare quello che sto facendo e cercare di capire al meglio i miei desideri sessuali in costante evoluzione.

#10 Che cosa c’è nel tuo futuro? Che cosa ti emoziona?

Oh cielo. Uno dei miei collage è appena stato riprodotto sul deck di Skate Mental Jack Curtin ed è stato davvero emozionante! Inoltre, presto i miei lavori potrebbero essere esposti in un museo... non sono sicura di voler andare troppo nel dettaglio, ma sarà bellissimo. Fate attenzione!

 

stay pervy!