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#freeperiods! La rivoluzione dell'intimo feminile

#freeperiods! La rivoluzione dell'intimo feminile

Avete mai pensato a quanto sia importante la biancheria intima per una donna? L'intimo accompagna la vita di ogni donna. Il reggiseno, ad esempio, è l'indumento femminile per eccellenza, da quando abbiamo comprato il primo insieme a nostra madre. 

Tenendo ben in testa questa idea, la domanda è: quanto l'intimo rappresenta il corpo femminile?

Nonostante la sua importanza, la lingerie spesso è poco rappresentativa del corpo femminile. Si passa da un estremo all'altro: dai mutandoni comodi per i giorni di ciclo ai corpetti che non ci fanno respirare. 

L'intimo ha inoltre cambiato faccia, ma ha mantenuto sempre una certa predisposizione al mettersi in mostra, piuttosto che al mettersi a disposizione del corpo. Senza andare troppo in là nel tempo, negli anni '80 e '90 i corpi erano agghindati con lingerie provocante ed eccessiva, indumenti appariscenti pensati più per l'occhio maschile, che per le curve femminili. 

Così arriviamo al 2015, anno in cui il mondo e, soprattutto, il corpo femminile hanno trovato una nuova dimensione. Neonati movimenti femministi hanno imposto nuovi linguaggi e nuovi canoni estetici della donna e del suo corpo, o meglio, del suo modo di vivere il proprio corpo. 

Infatti, oggi si ha una campagna di sensibilizzazione per avvicinare le donne al loro corpo, per conoscerlo e accettarlo, un'esperienza per avere maggior consapevolezza della nostra fisicità, spesso data per scontata.

Dunque, abbiamo detto che la lingerie è il simbolo del corpo femminile, e se questo è cambiato ne consegue che è cambiato anche il modo in cui lo vestiamo sotto la gonna. 

A tal proposito, sono nati alcuni brand di intimo “femministi”, poiché hanno come scopo quello di realizzare lingerie per il corpo femminile. Capi su misura per le esigenze delle donne, comodi e pratici, che non costringono le forme, ma anzi le assecondano, senza però mortificare il design e un certo appeal. 

Ne sono un esempio Thinx e Marieyat. L'ultimo si è fatto notare grazie a uno stile accattivante che mira, come ha detto la stilista Maria Yat, a “permettere alle donne di abbracciare il proprio corpo”, il primo invece realizza intimo specifico per il periodo mestruale. Recentemente Thinx si è fatto conoscere anche a causa della censura che le sue campagne pubblicitarie hanno subito perché inappropriate per la metropolitana newyorkese. 

Quindi, è inutile avere paura, la rivoluzione dell'intimo femminile è ormai iniziata, #freeperiods!