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Marina Abramovic against Jay-Z

To pay or not to pay?

Marina Abramovic against Jay-Z  To pay or not to pay?

Nel 2013, il mondo della performance art si appropinquò a quello della musica: l'artista Marina Abramović accettò di lavorare con il rapper Jay-Z ad un'installazione che sarebbe poi diventata il cortometraggio-videoclip del brano "Picasso Baby".

Per farla breve, Jay-Z ispirandosi alla retrospettiva della Abramović "The Artist is Present" tenutasi al MoMA nel 2010, cantò per sei ore filate "Picasso Baby", interagendo con un nutrito ed elettrizzato pubblico presso la Pace Gallery di New York.

Il binomio tra le due realtà sembrò da subito vincente: il video riscosse un successo clamoroso e sancì definitivamente la vicinanza tra due universi che, nonostante le proprie differenze interne, sono pur sempre accomunati dall'espressione creativa come massima.

Marina Abramović inserì però un'unica clausola: avrebbe aiutato Jay-Z se e solo se questo avesse a sua volta aiutato economicamente il suo istituto "MAI".

...Cosa che il rapper non fece (apparentemente).

Due anni dopo, Marina si confessa a Spike Magazine: "Jay-Z mi ha totalmente usata".

"Sono davvero incazzata per questa cosa, perché ha fatto un adattamento di un mio lavoro e l'unica condizione che c'era era che aiutasse il mio istituto. Alla fine è stato uno scambio a senso unico. E non lo farò mai più, questo lo posso dire. Mai. Sono stata davvero troppo ingenua per questo mondo. Era una cosa nuova per me e non pensavo che sarebbe andata così. E' talmente crudele da non crederci. Me ne terrò ben lontana".

Ma Jay-Z, non era meglio sborsare due soldini invece che fare incazzare anche la pacifica e pacata Marina?

Il divorzio tra hip-hop e performance art è ormai alle porte?

Così sembrava. O almeno, fino ad oggi.

Pare infatti che in realtà Jay-Z il denaro l'abbia sborsato, eccome, ma che Marina non sia stata avvisata di ciò dal suo istituto. I media sono stati mobilitati ed il mondo ha urlato allo scandalo a causa di un memo non consegnato per errore alla Abramović.

Un messaggio di scuse è stato inviato in giornata dall'istituto "MAI" a Jay-Z...ed ora a Marina non resta che abbandonarsi ad un simbolico silenzio di meditazione: tanto ormai grazie a "The Artist is Present" sappiamo tutti che un bel tacere non fu mai scritto ma anche che, in certi casi, il silenzio vale più di mille parole.