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The 5 best artistic nudity photos ever

Six young photographers and their point of view

The 5 best artistic nudity photos ever Six young photographers and their point of view

La nudità provocatoria, scandalosa e censurata è solo un pallido ricordo; la nudità oggi non è eccezione ma è regola, non è più la parte in evidenza ma è lo sfondo di qualcos’altro; innesca ancora delle reazioni, ma ampiamente somatizzate dalla sua capillare diffusione in qualsiasi campo.

E’ sempre curioso, quindi, apprendere come la nudità venga riproposta e reinterpretata, volendo intenzionalmente provare a stupire ancora e recuperare un po’ della sua idea di trasgressione: interessante è, ad esempio, il punto di vista di sei artisti emergenti che adesso proponiamo, che presentano la loro chiave di lettura del concetto di nudo:

Synchrodogs

Gruppo di artisti ucraini che ritraggono i corpi come soggetti scultorei in mezzo a splendidi paesaggi. Nell'ambito delle loro immagini, il corpo diventa un altro mondo, un'entità sacra.

Andi Galdi Vinko

Forme grottesche, composizioni, e situazioni che aggiungono qualcosa di strano alla realtà, come quei momenti in cui vedi qualcosa ma torni indietro per capire meglio: è più o meno questo l’effetto che fa questo giovane fotografo ungherese.

Alva Bernadine

Vedendo questa rappresentazione sessualmente carica, del corpo fratturato nelle sue componenti più carnali, è facile sentirsi complici di uno sguardo maschile, che può essere il punto di vista ideale da cui veder le foto. 

Le  foto costringono gli spettatori a riempire con la mente le parti mancanti del corpo, per costruire il proprio racconto partendo proprio da tutto ciò che è assente.

Melanie Bonajo

Occhio diretto e polemico sui problemi sociali quello di Melanie Bonajo, che lavora sfruttando i modelli come oggetti qualsiasi, o come parte di un assemblaggio di cose.

Ren Hang

Le sue foto non si riferiscono a delle implicazioni di fondo, ma sono dirette ed esplicite: ritrae il suo argomento preferito, il sesso, e lo manifesta con una certa perversione di fondo.

 

 

via Papermag.com