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GWENAEL NICOLAS LOUIS VUITTON OBJETS NOMADES

LVNomades

GWENAEL NICOLAS LOUIS VUITTON OBJETS NOMADES LVNomades

“Un progetto come questo rappresenta l’opportunità di scoprire un mondo misterioso”.

Classe 1966, il francese Gwenaël Nicolas ha conseguito un master in design industriale al Royal College of Art di Londra e nel 1998 ha fondato Curiosity - il suo attuale studio con sede a Tokyo che si occupa di architettura, prodotto e progettazione d’interni.

Gwenaël Nicolas è stato il primo straniero ad essere insignito del prestigioso premio giapponese Kukan per il design d'interni - dopo aver anche progettato due boutique e una Maison per Louis Vuitton in Giappone.

Il designer ha collaborato con Louis Vuitton nella creazione di due oggetti per la linea Objets Nomades: l'Ernest Bed e la Miller Lamp.

1# Ernest Bed

Ispirato alla classica borsa da viaggio Keepall di Louis Vuitton, l’Ernest Bed di Gwenaël Nicolas si apre e si srotola, diventando un elegante lettino. Un raffinato materasso in tessuto con bordi di pelle e un cuscino in pelle Nomade sono supportati da una struttura in robusto legno di quercia. Ispirato ai viaggi africani di Ernest Hemingway - dal quale trae il nome - l’Ernest Bed propone ai moderni avventurieri una nuova ed elegante visione della comodità portatile, resistente e pieghevole.

2# Miller Lamp

Compagna dell’Ernest Bed - Miller è il secondo nome di Ernest Hemingway - la Miller Lamp è allo stesso tempo comoda e resistente da trasportare. La sua forma raffinata, ispirata ai dettagli della maroquinerie di Louis Vuitton, si adatta perfettamente alla sua facilità d’uso. Aprendo la custodia di pelle color caramello, la Miller Lamp rivela una luce a LED ricaricabile, nascosta all’interno del suo tessuto pieghevole.

Per quale motivo hai accettato di creare un Objet Nomade per Louis Vuitton?

Mi piaceva l’idea che il designer potesse proporre l’oggetto che voleva creare, rendendolo un impegno molto personale e serio. Un progetto come questo è un’opportunità per scoprire un mondo misterioso, di andare dietro le quinte e vedere come vengono creati e sviluppati i prodotti.

Qual è stata l’ispirazione per i tuoi Objets Nomades?

Inizio sempre un progetto come questo con uno scenario, come in un film, con l’attore, le luci e la composizione. Pensavo ad un grande viaggiatore e pensavo ad Ernest Hemingway, immaginando una scena durante uno dei suoi viaggi in Africa. E’ sera tardi, e con la mente e gli occhi pieni di immagini delle scoperte del giorno, riposa in un letto che galleggia sopra il pavimento ruvido della sua tenda, con una luce che può tirar fuori dalla sua borsa per leggere il suo libro preferito o scrivere un nuovo saggio. Ecco perché il letto si chiama Ernest e la lampada Miller: Ernest Miller Hemingway.

Che cosa significa Louis Vuitton per te?

Louis Vuitton mi ha sempre chiesto di creare spazi unici che immaginano e rivelano una sfaccettatura diversa della Maison e al contempo siano d’avanguardia e sorprendenti. Louis Vuitton ha un modo molto diverso di lavorare con i designer, chiedendo loro nuove interpretazioni del marchio. Grazie a nuovi occhi e prospettive diverse, il team trasporta il brand verso il futuro, arricchendone l’identità. Al contempo, rimane saldamente ancorato alla tradizione e al savoir-faire, rispettando le persone che progettano e costruiscono i prodotti.